Esso prevedeva la realizzazione di un palazzo colossale che conteneva oltre agli appartamenti d’estate e d’inverno per il Re e la Regina, saloni per feste e pubbliche cerimonie, belvederi, gallerie, l’Università degli studi, biblioteca, tribunale con tutti gli uffici dipendenti, la chiesa vescovile, il seminario, un grande teatro, l’osservatorio astronomico, le reali segreterie, 136 abitazioni private oltre quelle del personale di servizio.

I corpi di fabbrica del secondo progetto intersecandosi ad angolo retto dentro il perimetro del quadrato, formavano nove grandi cortili; in quello del centro si innalzava un edificio ottagonale dentro il quale, attorno ad un atrio enorme, coperto da cupola, si aprivano otto ampie scale.

All’esterno degli angoli, vi erano quattro baluardi collegati da cortine e introno girava un fossato per completare il sistema difensivo.

Le proporzioni enormi del palazzo, la complessità degli usi a cui veniva adibito, l’aspetto esterno di città fortificata e tanti altri particolari, ricordava un atro complesso architettonico della Roma Imperiale ossia il Palazzo di Diocleziano a Spalato.